Serata fra amici. Solita Routine.
Un Compleanno.
La gente mi attraversa e non me ne rendo conto,
quando tra i fumi che svolgono canne
palpante una ragazza dipinge
cuneiformi le forme del corpo,
il sembiante,
forse su tela o su un vetro. Riflesso
il suo sguardo
come spirito abbraccia un mantello
al mio collo;
e la guardo:
occhi di perla e
rugiada per bocca.
“Il silenzio risponde al silenzio
in un’ondata di calma,
si rammenda con ruggine
nella tempesta”
Ma dalle labbra sorse un sorriso e
la follia, lentamente, prese il coraggio di un lusso.
In vicendevoli legami dello sguardo,
la mia voce carezzevole
divenne lustro nel suo orecchio
languido miele nel suo petto.
Ritrovata l’amica gioia
qui, al mio fianco.
Non ci credetti: era un ammanco!
Salutandoci – il suo sguardo –
fu una smorfia di rimorso.
Più tardi al pub un amico bisbigliando:
“L’avevamo capito tutti,
Era pietà il suo mantello!”
http://wordsocialforum.com/2012/08/23/inediti-di-paolo-gulfi/