“Lo vedi,
lo vedi che stiamo aggrappati alle parole
noi con loro sospese in un vuoto di nozioni e concetti;
in un mondo farcito di simboli ed astiosi sermoni.
Dall’alto i dotti si son spartite le cattedre!
(hanno presi i posti d’onore o di controllo?)
Oh no!non te n’eri
accorto …
… che demarcano l’estasi nei limiti dell’esperienza verbale
mortale e finita della mente non liberata.
E poi qui
qui c’è in giro una voce …
… che fra non molto tempo
o forse tanto,
apriranno case senza finestre e porte
– cauto, sottovoce –
alcune chiuse anche da sbarre.§
E noi dobbiamo andarci, anzi
siamo costretti a farlo!”
Ma nel momento stesso in cui stava parlando
mi girai di scatto ed urlai al vento:
“Lo vedi
lo vedi che qualcuno si lancia nel vuoto!
Dicono che superato il Buio e l’Affanno
ci sia una Luce Chiara nel Vuoto
seguita dal dolce sussurro
del colore pulsante dei fiori!”.
Poi chiusi gli occhi
e mi gettai a scoprirlo!
Da “Mosaico“, raccolta di poesie, Catania 2010