Angie Gaona, colpevole di Poesia

In questi giorni Andrea Garbin, fondatore del Movimento dal Sottosuolo ha posto alla mia attenzione il caso di Angie Gaona, poetessa, scultrice e giornalista colombiana che un anno fa è stata messa in carcere con l’ingiusta accusa di narcotraffico.

Inizialmente mi stupì, e credetemi non tanto per il fatto in sé (la Colombia è la patria dei desaparecidos), ma in particolar modo perché di tutti i movimenti di cui sia clickattivista nessuno m’aveva posto l’attenzione su questo caso emblematico. Il chè, fa riflettere amaramente su due condizioni sine qua non di questo Global Règime: il controllo mediatico e il controllo che i media hanno sugli utenti (che non è la stessa cosa). Ma, andiamo avanti. La cosa più terribile è proprio la disumanizzazione a cui questo processo porta e “l’interessarsi solo se gli altri si interessano” scatena conseguenze al resto del mondo che fanno davvero paura. Comunque, in questa storia chi fa veramente paura è Angie Gaona. E mettono paura i suoi libri: il primo pubblicato nel 2009 Naciemiento volatìl (Nascita volatile); il suo Festival internazionale di poesia organizzato per cinque anni consecutivi a Medellin; e pure la prima Esposizione di poesia sperimentale che mette insieme nuove voci della poesia colombiana e sudamericana e adesso raccolte in un antologia pubblicata dall’università messicana di Monterey. Angie è anche una scultrice e una giornalista radiofonica. Denuncia la corruzione dilagante, si batte per una equa riforma universitaria come per la difesa dei diritti umani, sostenendo apertamente la causa delle migliaia di prigionieri politici (scrittori, giornalisti, sindacalisti, contadini, studenti e semplici cittadini), attraverso i versi delle sue poesie che, nel paese dei narcos diventano reato al pari e forse più, del giro di affari criminale prodotto dal traffico di droga [1]. Oggi Angie è sotto processo, madre di una bambina di 6 anni, 800 km (!) lontana da casa, dalla sua famiglia, assistita da un avvocato che denuncia la chiusura restrittiva imposta dal Tribunale ai testimoni e con una sentenza che fra due mesi potrebbe toglierle l’intera sua vita (20 anni di condanna). In  Italia, se non fosse per il movimento Giulia e ilMovimento dal Sottosuolo, con referente in Andrea Garbin, non se ne parlerebbe minimamente. Il chè ha dell’assurdo!

Una confessione veritiera e giornalistica di quanto sta accadendo la dà proprio Giulia con questo articolo.  Un movimento internazionale in lingua spagnola che sta seguendo il caso e che ha già iniziato una campagna di petizioni e richieste al presidente colombiano è Isla Negra. E per chi, come me non avesse avuto la fortuna di leggere alcunché di questa poetessa a questo link potrete trovare l’ultima opera di Angie Gaona, I figli del vento, interamente in lingua spagnola. A questo link potrete trovare le informazioni sulla Mobilitazione internazionale e l’appello di Cristina Castello, giornalista, poetessa argentina nonché amica di Angie. Mentre a questo link la traduzione in italiano. Per sottoscrivere l’appello dovete mandare una lettera direttamente al giudice che si sta occupando del caso Gaona. Qui trovate il Modulo preimpostato con l’indirizzo e il testo in inglese, mentre qui lo trovate in spagnolo. Vi raccomando di spedirli entrambi. Dopo aver inviato questa lettera (e rilasciato una copia per posta presso l’Ambasciata della Colombia nel vostro paese), per favore fatecelo sapere inviando una mail alla poetessa Cristina Castello: castello.cristina@gmail.com

Cristina Castello che vive in Francia, amica di Angye, sta lanciando un fervente appello affinché l’intera comunità internazionale intervenga.


FONTI:

[1] http://giulia.globalist.it/Detail_News_Display?ID=6773&typeb=0

http://poesiadalsottosuolo.wordpress.com/

http://latelasonora.blogspot.com/2012/02/appello-angye-gaona.html

http://www.cristinacastello.com/

paologulfi.wordpress.com

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4 risposte a "Angie Gaona, colpevole di Poesia"

    1. Claudia, alla fine del post trovi la parola link che ti porta subito alla pagina di Cristina Castello, ed alla fine di codesta pagina trovi il “Modelo de carta postal para enviar al juez” Non c’è un applicazione via web ma devi farsi tutto per cartaceo! Sotto trovi il testo… e vi sono gli indirizzi. Una volta fatto manda una mail a Cristina Castello, la quale in inglese se specifichi ti darà risposta di quel che sta succedendo, essendo l’unica europea che se ne sta occupando! 🙂 Niente petizioni, o sottoscrizioni online. Buona vecchia acrta e penna, da Buon poeta!

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